La corruzione nello sport non è in diminuzione basta vedere la recente notizia che riguarda l’arresto di diciassette persone con l’accusa di partite truccate in Italia. La questione coinvolge Cristiano Doni giocatore dell’ Atalanta, insieme a l’ex giocatori di Serie A Luigi Sartor (ex-Inter e Roma) e Alessandro Zamperini.
Il caso si sta concentrando su 20 partite tra le quali vi è la partita per la Champions League tra Napoli e Sampdoria nel gennaio 2011 e tra Brescia e Lecce. Un certo numero di partite sono match di Serie B avvenuti nel 2009/10 e 2010/11. Si pensa che per coprire le scommesse siano stati utilizzati scommettitori dell’Asia e dell’Europa dell’Est.
Roberto Di Martino, il procuratore capo che si sta occupando del caso ha affermato che grazie ai buoni rapporti che intercorrono con le polizie degli altri stati sono riusciti a capire che il problema della manipolazione del calcio coinvolge anche Germania, Turchia, Croazia e Ungheria.
A destare il sospetto è stata una lettera intercettata in Finlandia appartenente a un signore originario di Singapore, già condannato in passato in Germania per la medesima ragione.
Pietro Lo Monaco, un commentatore sportivo, ha dichiarato che questo caso lascia tutti perplessi e si augura che l’ultimo episodio si rivelerà un deterrente per il futuro.
La polizia in Italia ha registrato una serie di chiamate effettuate verso la Croazia riguardanti cinque partite dietro le quali ci sarebbe un giro di gambling e tangenti. Questa purtroppo non è la prima volta in cui si presentano casi di corruzione per partite truccate in Italia, ma nonostante tutto le cose sembrano non cambiare.