La Commissione Europea ha deciso di investigare alcuni paesi dell’Unione Europea che avrebbero apparentemente interferito con il libero mercato delle scommesse sportive. La mossa a sorpresa viene dopo l’arresto in Francia di alcune persone legate al gruppo Bwin la settimana scorsa.
Apparentemente l’arresto è dovuto alla violazione di leggi francesi nell’ambito del Gambling. Il business del gambling in Francia è controllato dal governo socialista che rilascia licenze a ditte di sua preferenza. Il gruppo Bwin ha dichiarato di voler denunciare il governo francese per violazione dei diritti umani e per il non rispetto delle leggi europee.
“La Francia è solo uno dei paesi che hanno violato le norme europee” commenta Oliver Drewes portavolce EU durante un meeting della commissione europea. Infatti la commissione ha già individuato sette paesi nel corso dell’anno che sembrano applicare restrizioni fuorilegge: Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Italia, Olanda e Svezia.
Charles McCreevy, commissario interno del mercato europeo, vuole assicurarsi che le leggi negli stati membri che vietano il gambling siano necessarie e non discriminatorie. Per il momento l’unione europea non sta cercando di liberalizzare il mercato ma vuole assicurare il rispetto delle regole da parte degli stati membri nel settore del libero commercio.
La Commissione sta infatti investigando centinaia di casi e sembrerebbe che alcuni governi stiano cercando di mettere al bando l’offerta dei gestori di scommmesse sportive che, pur possedendo regolare licenza nel Paese d’origine, non hanno concessioni statali per altri Paesi membri. Non a caso tra i paesi elencati c’è anche l’Italia che da un giorno a l’altro ha deciso di chiudere 600 siti di bookmakers e casinò.
Articoli Correlati: Monopoli in torto ma non mollano.