Nigel Payne di SportingBet ha definito la legge approvata in US come “super protezionismo” aggiungendo che le aziende online hanno i mezzi per continuare a lavorare sul mercato americano ma urge l’intervento dei governi europei. “C’è bisogno di aiuto da parte dei governi europei che al momento non hanno commentato quanto accaduto in USA”.
Payne crede che la tecnologia ed il numero di piccoli giocatori renda quasi impossibile bloccare il gioco online. “Le banche di tutto il mondo non la vedono come quelle americane, ci sono molti modi per bypassare la legge”. Payne ha aggiunto che SportingBet è nel processo di studio di strategie future ma che dovrebbe continuare le operazioni in USA.
Nel frattempo Mitch Gerber, direttore esecutivo di PartyGaming ha dichiarato:”molte aziende cesseranno di esistere a seguito di questa legge, siamo molto interessati ad acquisire nuovo business ed aiutare le aziende più piccole”. PartyGaming, per bloccare il crollo delle azioni, dovrebbe annunciare di voler puntare esclusivamente sui mercati europei, asiatici ed il Canada.
Un’altra azienda severamente colpita dalla nuova legge è Neteller. In passato Neteller ha dovuto cedere alle pressioni delle autorità del Maryland chiudendo tutte le operazioni con i cittadini dello stato. Neteller è uno dei web-wallets più popolari in USA. Fonti vicine all’azienda suggeriscono che l’azienda rimarrà comunque sul mercato americano.
Gibilterra e Antigua stanno lavorando per impedire alla legge americana di avere effetti sul business dei due paesi. Ricordiamo che Antigua ha già vinto un caso contro gli USA al World Trade Organization. Il WTO ha infatti stabilito che non si possono bloccare le entrate di un altro paese se queste rappresentano una parte importante dell’economia.