Dalla scorsa settimana abbiamo trattato principalmente la legge americana sul gambling che ovviamente è l’argomento più attuale nel mondo delle scommesse online. Abbiamo trovato numerosi articoli e opinioni più o meno condivisibili. Un avvocato di nome Allyn Jaffrey Shulmah, tra i più esperti del settore ha scritto un articolo molto interessante dal quale abbiamo estratto le parti principali.
La Shulmah ci tiene a sottolineare che la nuova legge NON cambia assolutamente nulla sotto l’aspetto legale per quanto riguarda poker e casinò online. La legge cerca solamente di rendere più difficile il trasferimento di fondi per scommettere online. Unlawful Internet Gambling Enforcement Act, l’imperativo del “bill” è quello di far rispettare la legge già esistente da qui la parola “Enforcement”.
La sezione 5361(b) usa questi termini “altering, limiting, or expanding any Federal or State law… prohibiting, permitting or regulating gambling within the US” in altre parole la legge non cambia nulla rispetto a quella già esistente e non altera la legalità del gambling online. Quanto espresso dal senatore Frist è chiaro:”Non possiamo monitorare tutti i giocatori online o legalizzare le scommesse offshore ma possiamo controllare le istituzioni finanziarie che non rispettano le leggi”.
Il famoso Wire Act del 1961 non vieta il gioco del casinò o poker online ma solamente le scommesse sportive e nessuna modifica è stata apportata a questa legge. Pensate che molti giocatori a partire dal 2001 hanno invocato il Wire Act per non pagare i debiti accumulati dal poker online dichiarando che il denaro speso con le di carte di credito proveniva da un’attività illegale. Nessuno di questi casi è andato a buon fine. Anche Goodlatte, uno dei sostenitori della legge, ha dichiarato che il Wire Act è stato approvato 45 anni fa, ha bisogno di un aggiornamento e si riferisce esclusivamente allo sport betting.
Comunque vada per ora non cambia nulla in quanto le banche dovranno implementare le misure necessarie al blocco dei pagamenti entro 270 giorni. Il problema è che molti non sanno ancora esattamente come procedere. Laura Fisher portavoce del American Bankers Association dichiara:”la legge responsabilizza le banche che dovranno sostituire lo stato nel controllo dei cittadini, non è una cosa che vogliamo incoraggiare”.