A seguito della legge Unlawful Internet Gambling Enforcement Act (UIGEA) americana l’industria del gambling online ha spostato le attenzioni ad altri paesi. Anche se la legge non è così severa come quella americana anche la Turchia ha cominciato a lavorare su delle restrizioni alle scommesse via internet. Il Regno Unito e la Spagna invece si stanno muovendo in direzione opposta. Ladbrokes ha costituito una joint venture con la spagnola Cirsca Slot nel tentativo di sviluppare il business dello sports betting nel paese iberico.
Betbull, un bookmaker europeo con base in UK, ha acquisito delle licenze per operare a Como e Milano. E’ evidente che lo scopo delle aziende inglesi non è solo quello di espandersi in nuovi mercati ma anche quello rendere la vita difficile a chi cerca di fare uso illegittimo dei servizi offerti. Betbbrokers ad esempio ha chiuso un accordo con GB Group, un gruppo che si occupa di verificare l’identita dei giocatori. Il servizio web chiamato URU è un metodo innovativo per verificare l’identita dei clienti in modo da bloccare tentativi di furto d’identità, gambling dei minori e reciclaggio di denaro.
In Italia il bando indetto dai monopoli per i punti scommessa ha fatto dimenticare che più di 600 siti definiti “illegittimi” risultano ancora oscurati dalla Aams. Anche la Turchia sta lavorando per applicare delle restrizioni ai siti gambling. Francia e Germania lottano in tutti i modi per proteggere i monopoli e lotterie statali. Al momento gli operatori del settore stanno facendo di tutto per entrare in Europa ma non avranno vita facile.