E’ vero che se scommetto online aiuto i terroristi? Queste è una domanda leggittima di un qualsiasi cittadino che si trova a vivere negli Stati Uniti o che segue le notizie provenienti dagli USA.
Questo è quello che vogliono farci credere, alcuni dicono che i soldi riciclati finiscono nelle mani dei terroristi. Per molti l’attacco a Neteller e la conseguente richiesta di informazioni alle banche è solo un mezzo attraverso il quale le autorità americane possono scoprire quanto si può guadagnare in tasse legalizzando l’attività. Leggiamo cosa ne pensano alcuni esperti…
“L’industria del gambling online sta cercando in tutti i modi di essere regolata e tassata, pensate veramente che dei terroristi possano richiedere di essere legalizzati? E dall’undici settembre che si associa il gambling online ai terroristi, tutto ciò è ridicolo in questo modo stanno costringendo gli operatori quotati in borsa a chiudere e faranno nascere dei siti che operano in nero, ottenendo esattamente l’effetto contrario” dice Sue Schneider che lavora per uno noto sito informativo sul gambling.
“Il terrorismo è solo una scusa tirata fuori da alcuni estremisti cristiani che operano all’interno del governo americano e che vogliono controllare qualsiasi aspetto della vita dei cittadini dalla nascita alla morte. Per quanto mi riguarda non trovo nessun link tra siti di gambling e gruppi terroristici” dichiara un altro gaming expert.
“Il discorso terrorismo è uscito fuori tempo fa. Ci sono circa 2000 che accettano scommesse online. E’ ovvio che non possiamo confermare che nessuno di essi non sia associato con il terrorismo ma possiamo invece affermare con certezza che le aziende che operano nel Regno Unito sono completamente trasparenti. Come farebbero altrimenti ad essere quotate in borsa?” questo è il parere di Anthony Cabot un avvocato di Las Vegas specializzato nel gambling.
“Invede di accostare il gambling al terrorismo le autorita dovrebbero preoccuparsi su come tassare il settore” dice Allyn Shulman di Card Player magazine.
Queste opinioni sono tratte dall’articolo Is online gambling a terrorist front? pubblicato sul Las Vegas Business Press dallo scrittore Bob Shemeligan.