Il fondatore di Facebook Zuckerberg ha vinto la causa contro i fratelli Winklevoss dopo che la corte di appello americana ha imposto ai due fratelli di accettare il contratto di 65 milioni di dollari che hanno firmato nel 2008. I gemelli sostenevano di aver assunto alcuni studenti di Harvard per lavorare sul loro software, tra cui anche Mark Zuckerberg, il quale rubò la loro idea per trasformarla in Facebook.
I due fratelli sostenevano che era stato nascosto loro che il reale valore della compagnia era molto più elevato di quanto inizialmente rivelato, e perciò volevano annullare il vecchio accordo e formularne un altro, che avrebbe garantito loro molto più controllo, ma il giudice Alex Kozinski della 9 Corte d’Appello americana ha reso inammissibili le loro pretese.
A questo punto Zuckerberg dovrebbe festeggiare con meravigliosi party e champagne, giusto ? Non così in fretta, sulla sua testa c’è ancora la causa intentata da Paul Ceglia, il quale investì in Facebook 2000 dollari nel 2004 e adesso crede di aver diritto al 50% della società. Inoltre secondo gli interessi maturati calcolati da Ceglia la sua partecipazione nella compagnia dovrebbe arrivare all’84%. Ceglia ha un passato movimentato, che include anche una condanna per frode. A prova della sua tesi Ceglia ha archiviato le email scambiate con Zuckerberg, le quali dovrebbero dimostrare il suo investimento.
Il procuratore di Facebook Orin Snyder ha chiamato Ceglia un “artista della truffa” che ha intentato una causa ridicola. Ceglia ha dalla sua parte avvocati di alto profilo, i quali prima di prendere qualsiasi iniziativa hanno studiato attentamente il caso e fatto certificare che le email scambiate sono originali.
Le industrie del gioco d’azzardo e di gambling online sono piene di cause di risarcimento. L’ultimo caso ha coinvolto Cake Poker Network a cui viene richiesto il 20% del suo valore come risarcimento. Il comune denominatore tra la causa di Facebook e Cake sta nel’aver tagliato fuori i finanziatori del business quando la compagnia ha iniziato ad avere successo, anche se i due casi hanno le opportune differenze.