Le slot machines e il bingo in pochi mesi sono riusciti ad aumentare di popolarità come non hanno mai fatto negli ultimi 20 anni. La potenza dei numeri, che non sono mai stati importanti come in questo caso, perché l’argomento comprende appunto slot machines, bingo, scommesse, lotterie e quant’altro. Così a scorrere i numeri si scopre, esaminando gli ultimi aggiornamenti, che ogni giorno nasce un nuovo punto in Lombardia; che a Milano i negozi sono già 461 e sono aumentati dal 2010 al 2012 del 40% contro il 38% di quanto avvenuto tra il 2000 e il 2009; e pensate che fino al 1990 ce n’erano, di negozi, solamente 7.
Ma alla fine, a cosa servono questi dati? Intanto a dire che, tolti i compro oro, non v’è in città attività commerciale che incontri tale incremento. Due settimane fa il Comune aveva snellito, con un’apposita ordinanza, l’apertura delle sale. Una società attiva nel gioco già ha presentato ricorso al Tar che l’ha accolto. L’ordinanza? Illegittima. Non fosse altro che la medesima società aveva avuto il regolare via libera dalla Questura per aprire e tenere aperto come e quanto volesse. Non è naturalmente una generosa concessione della Questura; semmai è l’applicazione della normativa vigente bingo, ben poco restrittiva a detta dei detrattori. Già d’impatto visivo, oramai, le sale giochi sembrano castelli col fossato.
Vetrine scure che nulla lasciano vedere di quel che dentro accade; body-guard agli ingressi, massima vigilanza all’interno. Nemmeno fossero locali esclusivi. Milano si prende il 30% secco del totale regionale di lotterie bingo, case da gioco, ricevitore di Lotto e Superenalotto; Lombardia che ospita un negozio su tre del complessivo nazionale. Se ne deduce che, in una eventuale fase di prevenzione e repressione, le forze dell’ordine avrebbero un gran daffare davvero. Se non fosse che hanno le mani legate. Come succede coi già menzionati compro oro. Si può ipotizzare che avvengano malaffari, che venga comprata merce provento di furto, ma tutto dev’essere dimostrato. Sicché l’unica mossa possibile, al momento, è la seguente: marcare fisicamente con appostamenti i negozi compro oro e, qualora si presenti un tizio conosciuto per i suoi precedenti e i suoi traffici sporchi, gli agenti possono scattare, entrare, compiere accertamenti e magari punire o far chiudere il negozio.
Altrimenti non c’è verso. I compro oro sono un notorio bacino d’affluenza per i ricettatori e restano l’ha dimostrato l’inchiesta che ha messo nei guai l’ex assessore regionale Zambetti un veicolo per diffondersi sul territorio e controllarlo, per macinare denaro con facilità e riciclare soldi. Ma nelle sale giochi? Nei Bingo? Cosa accade fuori dalle regole bingo? Potenza dei numeri, mai importanti come in questo caso poiché l’argomento comprende le slot machine, le scommesse, le lotterie e via elencando, in un frastuono di musichette e monetine che si stanno mangiando record, alla faccia e alle tasche di tanti. Così a scorrere i numeri si scopre, esaminando gli ultimi aggiornamenti, che ogni giorno nasce un nuovo punto in Lombardia.