La sconcertante questione alla base del sequestro, da parte dello Stato del Kentucky, di 140 nomi di domini di casinò online si infuoca ancora perché ci sarà in questi giorni un’udienza presso la Corte Suprema. Il governo sta facendo ricorso contro una decisione della Corte d’Appello del Kentucky che aveva stabilito che lo Stato avrebbe abusato di un vecchio statuto applicando il termine “dispositivo di gioco d’azzardo” ai domini internet di gioco. Il caso ha attirato una significativa attenzione anche fuori dal mondo del gioco online, perché potrebbe emergere un precedente che potrebbe colpire Internet, in tutto il mondo.
Cercando di confiscare i nomi dei domini, il Kentucky sta tentando di stabilire la sua giurisdizione sulle aziende che hanno sede al di fuori dei suoi confini. La Corte d’Appello non era entrata nel merito di tutti i dettagli della questione, avendo deciso che l’antico termine “dispositivo di gioco d’azzardo” non considera né include le connessioni Internet. La Corte aveva inoltre sottolineato che è compito dei legislatori creare una legge contro i casinò online, se lo desiderano. Pare che i legislatori avessero avuto tale opportunità e che abbiano evitato di agire.
I politici del Kentucky sostengono che il problema è che ci sono società che offrono in maniera illegale il gioco d’azzardo nello Stato. Ma i difensori affermano che non c’è una legge contro il gioco online in Kentucky, e segnalano come esempio le scommesse su internet offerte da TwinSpires, un ramo di attività gestito dalla famosa pista di corse Churchill Downs in Kentucky. I difensori hanno a loro disposizione anche argomentazioni relative ad un trattamento imparziale delle varie società di gioco rispetto a quelle di proprietà statale, ma gli esperti legali si aspettano che il caso sarà deciso da fattori minori, inclusa una convalida della decisione dell’appellante.