Lo shopping patologico, le scommesse, il poker, i gratta e vinci, la lotteria, questi sono i divertimenti principali, che così si possono denominare, degli amanti di gioco d’azzardo. Sono anche i protagonisti del prossimo convegno che si chiama shopping patologico, gioco d’azzardo e altre dipendenze, organizzato dall’onlus Foripsi. I medici protagonisti sono il prof. Giampaolo Perna, direttore scientifico e primario del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni, il dott. Paolo Cavedini, vice-direttore del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto e la dott.ssa Mara Bellotti, psicologa del Dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto. Verrà addrontato il tema della mancanza di libertà dovuta al fatto di non giocare sicuro e di essere dipendenti dal gioco d’azzardo.
Il professore Perna aprità il convegno con un intervento intitolato Dipendo ergo non sum. Dedicarsi al gioco-sicuro, acquistare gratta e vinci, scommettere sulle partite di calcio, sono attività divertenti che possono aiutare a passare il tempo e provare qualche emozione in più. Tuttavia possono anche rappresentare un segnale di un desiderio irrefrenabile e patologico che porta a diventare dipendenti da questo tipo di abitudini. Troppo spesso, infatti, le persone non percepiscono il confine tra il gioco e la dipendenza: distinguere un’attività piacevole gestita nell’ambito della propria vita personale e sociale e un’attività patologica che rende schiavi rubando tempo, denaro ed energie alla vita reale è fondamentale, commenta il dott. Cavedini relatore dell’intervento Non un semplice vizio.
Nel momento in cui questo atteggiamento diventa patologico, si trasforma in una dipendenza gioco-sicuro che si caratterizza per una propensione a pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi che imprigionano la persona e la famiglia in una gabbia da cui è molto difficile uscire da soli. L’ultimo intervento Diamoci un taglio! Come gestire quell’impulso irrefrenabile è affidato alla dott.ssa Mara Bellotti a cui seguono le conclusioni del prof. Perna che dichiara: questo convegno ha lo scopo di chiarire e definire correttamente il confine tra il normale piacere e la dipendenza compulsiva patologica al fine di dare delle indicazioni pratiche che permettano di affrontare le situazioni anomale anche richiedendo l’aiuto di personale specializzato.
Come diciamo sempre e ci teniamo a sottolineare ancora una volta, il gioco-sicuro, come dice il nome, deve rimanere appunto un vero e proprio gioco. Dev’essere divertente, emozionante, ma dovete sapere quando fermarvi e non spendere ulteriori soldi che non vi potete permettere. Cercate sempre di avere un piano prima di iniziare a giocare in modo tale da fermarvi quando avete raggiunto un limite che vi eravate prefissati. Non rischiate di diventare dipendenti dal gioco d’azzardo, lasciate che rimanga un passatempo piacevole e che non diventi un’ossessione, altrimenti rischierete di spendere soldi che non vi potete permettere.