In generale non é positivo dire alle persone che non possano influenzare gli eventi un nessuno modo. Così come dire agli scommettitori che sono dei malati ed hanno bisogno di assistenza é di poco aiuto.
Stanton Peele, esperto in materia, dichiara che in America per qualsiasi comportamento come il mangiarsi le unghie, bere troppa cioccolata calda oppure fare shopping esagerato viene richiesto l’intervento dello psicologo.
Peel aggiunge:”il linguaggio che viene usato quando di parla di queste cose é sbagliato, sembra quasi che le persone non possano cambiare il corso degli eventi e qualcuno debba intervenire al loro posto“. Peel é uno della minoranza contraria all’ eccessiva “medicalizzazione” dei problemi sociali in America. Una delle sua più grandi preoccupazioni é quella di definire ogni abitudine come una malattia e convincere le persone di essere incapaci a risolvere la situazione “non é colpa tua, hai un gene che ti porta a fare questo però uno specialista può aiutarti” – per questo poi ci si ritrova a passare ancora più tempo davanti ad una slot machine oppure a bere 15 birre invece di tre.
Tornando in Europa possiamo affermare che in Inghilterra, ad esempio, c’é molta attenzione al problema dal Gambling. Il Daily Mail titola “Gli inglesi sono stati attaccati dall’epidemia del gambling” – il crimine aumenterà, molte famiglie saranno distrutte…
Più che in America si parla di un “gambling gene” che porta le persone a giocare alle slots o scommettere ai cavalli.
Peel dice a proposito:”é facile scordare che per la maggior parte delle persone il gioco online é un passatempo non una malattia – molte persone bevono un bicchiere di vino ogni giorno ma non per questo sono degli alcolizzati”. Peel non é un fan del gambling ma critica i governi che fanno finta di essere preoccupati per la salute dei cittadini ma poi sponsorizzano i Casinò perché portano delle entrate allo stato – come in America ad esempio.
Come i films in lingua inglese, che arrivano in Italia in ritardo, anche la questione del gioco online é arrivata da poco sulle nostre sponde e lo Stato vuole farci credere che il blocco dei siti di “casinò” e “bookmakers” sia un modo per tutelare la salute dei cittadini ma non aggiunge che il blocco riempie le casse di “Aams”.
Per finire Peel aggiunge:”le persone devono superare i problemi per conto loro, non aiutatiamo se diciamo che hanno un gene e sono dei malati incurabili oppure prendiamo delle decisioni al loro posto“.