Il mondo del gioco d’azzardo online Bwin Party deve ringraziare gli Stati Uniti: il poker su internet americnao finalmente è giunto a una svolta, perché tra pochi mesi in Nevada partirà il primo mercato legale interno, mentre poche ore fa in New Jersey sono state dettate le linee guida per modificare il progetto di legge presentato al senatore Lesniak. Con i casinò di Las Vegas e Atlantic City che vanno a braccetto, si prevede entro breve la riapertura del primo mercato mondiale del poker online. Il business non riguarderà tutti gli stati, ma si creerà un potentissimo bacino d’utenza che darà maggiore respiro all’intera industria dell’e-gaming mondiale, in affanno dopo il venerdì nero. New Jersey e Nevada creeranno un effetto domino e contageranno altri stati come la California.
Gli attenti analisti di borsa hanno previsto un nuovo mercato interstatale formato da circa 10 realtà nella fase iniziale che pomperà i ricavi delle principali poker rooms statunitensi e non. Non è un caso che nella giornata di ieri, al London Stock Exchange di Londra, il titolo della multinazionale Bwin-Party, che sarà il service provider di ben tre casinò di Las Vegas con PartyPoker, ha chiuso ieri sera con un incremento del 18,40%, dopo aver registrato un rimbalzo del 20% durante la giornata. Notizie positive anche per 888 Holdings alleata con Caesars Enteractive negli States.
Impaziente anche PokerStars che, dopo l’acquisto di un casinò di Atlantic City, ha accolto con favore i progressi registrati nel New Jersey ma ha sollecitato una legalizzazione del poker online statale in tempi rapidi. D’altronde è bene non farsi ingannare dalle apparenze: il Governatore del New Jersey ha posto il veto sul disegno legge ma a determinate condizioni. In breve, se verranno inserite nel testo degli emendamenti mirati, l’assemblea potrà approvare la legge. Cosa vuole Christie? Minimo le licenze di gioco devono avere una durata di 10 anni, per garantire una prima fase sperimentale che renda il settore stabile. Inoltre dovranno essere innalzate le aliquote fiscali.
Tutto quindi sembra andare nel verso giusto ed il testo potrebbe essere approvato il 18 marzo, per la felicità degli azionisti ed investitori di Bwin Party e non solo. Meno 10 percento del fatturato nel terzo trimestre per bwin party Digital Entertainment, la più grande società di gaming online del mondo quotata in borsa. I motivi? Semplicissimi stando alle dichiarazioni rilasciate all’agenzia Reuters da parte del colosso del gioco: colpa di una nuova tassa sul gioco inserita nel suo mercato di riferimento, quello tedesco, e un forte calo della raccolta di poker online. La società ha rilevato un calo di 175 milioni di euro ad ottobre rispetto allo stesso periodo di un anno fa anche se assicura di aver visto una netta ripresa nel commercio a partire dalla fine del mese di settembre.