Diversi siti americani specializzati nel gambling parlano oggi della situazione italiana riguardo le scommesse online. Ricordate che nel mese di febbraio 2019, la Aams (monopoli di stato) decise di “oscurare” 600 siti per poi cercare di raggiungere un accordo esclusivo con una famosa poker room pochi giorni dopo (fatto rimasto nascosto).
A pochi mesi di distanza, in USA si chiedono da cosa dipenda il repentino cambiamento e se la legalizzazione del gioco online in Italia potrebbe avere delle ripercusioni negli “states”.
I media americani rispondono alla domanda “da cosa dipende il repentino cambiamento?” così: il 3% che lo stato guadagnerebbe dai clienti italiani. E’ ora ovvio che il blocco dei siti non è stato attuato per proteggere i cittadini ma principalmente per guadagnare tempo e per discreditare la concorrenza straniera.
Ci aspettiamo che la campagna anti-gambling online di Aams si trasformerà a Gennaio 2007, quasi per magia, in promozione del gioco online.
In USA danno quasi per scontato che da Gennaio 2007 in Italia si potrà scommettere online su tutto e tranquillamente. Cosa succederà con la così chiamata Britannizzazione delle Scommesse? Come prima cosa ci aspettiamo che molti degli operatori/bookmakers stranieri si riavvicineranno al nostro paese fiutando l’opportunità.
Potrà la situazione italiana condizionare in qualche modo i politici americani? Di solito accade il contrario ma saremmo felici di vedere gli USA seguire l’esempio italiano.