L’edizione di Gennaio del periodico Newsweek analizza la situazione del gambling online e la reazione delle varie istituzioni. Il titolo dell’articolo è “Morality vs. Money” Moralità contro i soldi, nel quale viene spiegato come i paesi attaccano ferocemente l’Internet Betting per il bene dei bambini ma allo stesso tempo partecipano alle operazioni per la raccolta delle tasse.
L’articolo di Silvia Spring prende il considerazione l’Europa con riferimenti a paesi come Francia e Germania che dicono di voler salvare i cittadini dal peccato del gambling. L’unico problema, dice la Spring è che questi paesi promuovono le lotterie statali in modo molto aggressivo, quindi perchè cercano di farci credere che online ci siano solo truffe? si chiede l’autrice. Il risultato del protezionismo statale di certe forme di gambling, risponde, risulta in entrate per lo stato che in pratica decide dove i cittadini possono giocare o meno. Pensate a Las Vegas or Atlantic City in USA oppure in Germania dove il governo ha il monopolio in 16 regioni.
In Europa i casinò e le lotterie statali generano più di 31,7 milardi di dollari l’anno ed in USA le entrate dai casinò sono più o meno le stesse. L’articolo riporta le dichiarazioni di un esperto legale:”come si può dire di essere preoccupati per l’aspetto morale e sociale del gambling quando allo stesso tempo si promuovono le lotterie e si cerca in tutti i modi di far scommettere i cittadini?“.
Questa è la stessa domanda che poniamo ai monopoli italiani, che continuano ad oscurare “certi siti” e non parliamo di quelli dei pedofili ovviamente.
Con scommesse ora disponibili attraverso 2,300 siti, telefoni cellulari e tv interattiva circa 3,3 milioni di cittadini europei giocano regolarmente online. Anche nel remoto caso in cui i monopoli statali dovessero farla franca il gambling online non potrà essere bloccato, conclude la Spring.