In uno studio pubblicato qualche tempo fa, che è tornato a essere molto rilevante in questo periodo, è stato dimostrato che il poker, almeno statisticamente, è un gioco di abilità. La ricerca in questione ha studiato 103 milioni di mani, e ha scoperto che 3/4 di esse sono terminate prima di scoprire tutte le carte. In sostanza, sono state vinte grazie alle puntate dei giocatori.

Il 75,7% delle mani prese in considerazione è terminato prima di andare allo showdown. In queste mani è stata l’abilità dello scommettitore a vincere il piatto, indipendentemente dal punto realizzato.

Lo studio è stato eseguito nel 2009 da Cigital su 103 milioni di mani giocate su PokerStars, il sito di poker online più popolare al mondo. Sono stati esclusi i testa a testa e le partite a soldi, così come le partite con il buy in inferiore a 1$. Le mani sono state studiate mentre PokerStars era intento a preparare la Settimana del Record Mondiale a dicembre. I festeggiamenti hanno visto PokerStars stabilire il record per il più grande torneo di poker online, con 35.000 giocatori in competizione, per lo più contemporaneamente. PokerStars ha anche alzato la posta del suo Sunday Million, arrivando a un montepremi di 2,5 milioni di dollari. PokerStars ha collaborato alla ricerca insieme a Cigital.

Lo scrittore del Wall Street Journal Carl Bialik ha aperto un blog sullo studio, esaminando i dubbi delle persone che non erano d’accordo con i risultati. Tra le obiezioni, la principale è che “le decisioni dei giocatori sono determinate dalle carte uscite, fatto che riguarda esclusivamente la sorte.” Inoltre è stato messo in discussione il rapporto tra Cigital e PokerStars, e il fatto che non sono stati monitorati singoli giocatori, per valutare i loro risultati nel tempo. Infine, che “lo studio non risponde alla domanda su come le vincite allo showdown e con il punto migliore apparirebbero in un gioco di pura abilità o di pura fortuna.”

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